Passa al contenuto

RUOLO DELLA DONNA NELLA STORIA DEL FRIULI

  • Quota: Contributo
  • Durata: breve
  • Tipologia: Storia
  • Docente: Roberto Gargiulo (Storico)
  • Minimo iscritti: 10
  • Massimo iscritti: 37
  • Ore alla settimana: 1:00
  • Inizio lezioni: 13 GENNAIO
  • Numero di lezioni: 12

La storia delle donne è per definizione una storia di sfide e di lotte, anche semplicemente per riaffermare la propria identità, ma molto più spesso, per rivendicare un adeguato ruolo, sociale e personale nella società in cui vivono. Un copione ripetuto quasi all’infinito, con sporadiche e felici eccezioni, rappresentate da quelle brevi stagioni nella vita dell’uomo in cui una cultura o un gruppo umano, particolarmente evoluti e sensibili, hanno saputo riconoscere al “femminino” quanto dovuto e senza passare necessariamente attraverso contrasti e rivendicazioni che dovrebbero invece risultare inutili e anzi superflui. Un mondo ideale, spesso confinato ad antichissime società matriarcali, di cui a volte si è perso perfino il ricordo, oppure, all’opposto, il mondo che, a fatica, la società moderna sta creando da alcuni decenni a questa parte, sia pure con ampie zone d’ombra e un lungo cammino ancora da percorrere. Se questi principi generali possono essere applicati alla condizione femminile in generale, quale è stato il ruolo della donna nella storia del Friuli? Questa prima generica domanda ci conduce inevitabilmente ad un altro quesito: quante volte una donna è assurta a protagonista della storia del nostro territorio o almeno si è resa protagonista di atti o eventi che le potessero garantire una menzione se non proprio un posto di proscenio nella memoria collettiva e nelle fonti? Per cercare una risposta a queste domande primarie dobbiamo per forza di cose partire da un postulato abbastanza scontato e cioè che il ruolo della donna nella nostra regione, soprattutto nelle epoche più antiche, risulta decisamente marginale. Se poco infatti ci è dato sapere delle poche figure femminili di cui ci è pervenuta menzione da alcune iscrizioni latine o dalle scarne fonti letterarie classiche, le cose non sono migliorate di molto nei primi secoli del Cristianesimo, quando dalla Patristica otteniamo sporadici profili al femminile che non fanno altro che ribadire il ruolo classico della donna di fede, monaca, mistica o martire, incasellata in uno stereotipo biografico che cristallizza queste figure in ruoli immutabili, che ben poco sembrano concedere all’umanità del personaggio, al suo carattere e alla sua diversità. Un principio che vale per le personalità femminili che comunque hanno avuto almeno la possibilità di lasciare una traccia di sé, per merito o per caso, e che tanto più si mostra corretto per la massa delle donne che, assieme ai loro uomini, hanno scritto la storia della nostra gente. Poco sappiamo in verità del quotidiano di costoro, della loro vita e tanto più del mondo complesso costituito dai loro pensieri, dalle loro aspirazioni e dai loro sentimenti. In realtà le fonti risultano sempre piuttosto avere per questa parte più “intima” dei personaggi che popolano la storia e questa risulta evidente soprattutto nelle epoche più antiche. Una regola che però appare decisamente calzante soprattutto per le figure femminili ed in particolare per le donne friulane. Uscendo dal cono d’ombra dell’epoca classica e dei primi secoli del Cristianesimo, non è che il ruolo della donna nella storia della nostra regione ci appaia più chiaro. Dobbiamo affidarci agli stereotipi e ai paralleli con altre realtà e altre società coeve per tentare almeno un’analisi del fenomeno. Analisi che pure potrebbe probabilmente riservare sorprese interessanti, se pensiamo solo a ruolo che la donna dovette rivestire in epoca altomedievale anche nel nostro territorio, analogamente a quanto accadde nel resto d’Europa per i secoli che vanno dal VII all’XI. Diverso però risulta il panorama nei secoli successivi, almeno sino al Quattrocento, quando, anche a seguito delle nuove correnti di pensiero che attraversavano almeno la parte occidentale del continente europeo, le figure femminili presero a rivestire un ruolo diverso anche nella nostra regione, come mostrano alcune donne importanti e coraggiose e la loro storia.

  • Nonia e Faustiniana
  • Bassilla e Anastasia
  • Colomba e Piltrude
  • Esvitta e Imeltrude
  • Benvenuta Boiani e Primiera
  • Beatrice da Camino e Elena Valentinis
  • Nida di Pinzano e Giulia Da Ponte
  • Angioletta delle Rive e Flavia Frangipane
  • Isabella della Frattina e Paola Gonzaga
  • Catella (Caterina) Marchesi e Irene di Spilimbergo
  • Manfea da Azzano e Maria detta La Calda
  • Santina Gaberlotto e Innocente detta Scantina da Cordovado
  • Lucrezia Cortona e Bartolomea Fontana
  • Luigia Mantica e Florida Pratense
  • Domicilla Ricchieri e Cecilia di Prata
  • Elena della Frattina e Quintilla Amalteo
  • Emilia di Spilimbergo e Maria Savorgnan
  • Lucina Savorgnan e Bartolomea Fontana
  • Lidia Sassi Marchesi e Lucella Zucco e Cuccagna
  • Beatrice Dorimbergo.
Torna ai corsi