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CINEMA IN FRIULI TRA STORIA E STORIE

  • Quota: Contributo
  • Durata: breve
  • Tipologia: Musica e cinema
  • Docente: Piero Colussi (Già Direttore Cinemazero)
  • Minimo iscritti: 10
  • Ore alla settimana: 2:30 consecutive
  • Inizio lezioni: 8 NOVEMBRE
  • Numero di lezioni: 5

IN UN FUTURO APRILE (2019)


“In un futuro aprile. Il giovane Pasolini”, il docu-film dedicato agli anni giovanili di Pier Paolo Pasolini raccontati dal cugino e poeta Nico Naldini, diretto da Francesco Costabile e Federico Savonitto, prodotto da Altreforme di Udine e distribuito in Italia dalla Tucker Film – Dur. 78’

Girato in Friuli, il film riporta agli anni Quaranta e al giovane Pasolini a Casarsa, il paese di sua madre. In quel periodo Pier Paolo scopre il paesaggio friulano, la lingua e le tradizioni del mondo contadino e sperimenta le prime avventure amorose con alcuni giovani del posto. Il contatto con questa realtà lo porta anche all’impegno politico nel Partito Comunista e all’esperienza dell’insegnamento scolastico. La vita di Pasolini scorre attraverso la voce di Nico, svelando due percorsi di vita inevitabilmente connessi. Entrambi, in quel momento, assorbono la violenza estetica ed erotica di un mondo sconosciuto, che si svela nella sua cruda realtà: un universo che influenzerà tutta la successiva opera pasoliniana.

 

L’ISOLA DI MEDEA                                                                              

PASOLINI E CALLAS, L’AMORE OBLIQUO (2019)

Regia di Sergio Naitza, fotografia Luca Melis, disegni di Davide Toffolo; con Piero Tosi, Ninetto Davoli, Nadia Stancioff, Dacia Maraini, Giuseppe Gentile. Prod. Karel – dur. 91’

Il documentario “L’isola di Medea” esplora il rapporto speciale nato nell’estate del 1969 durante la lavorazione del film “Medea” tra il regista Pier Paolo Pasolini e la protagonista Maria Callas. Non fu una storia d’amore classica, come la dipinse la stampa dell’epoca attratta dal potenziale mediatico della coppia: un regista scomodo e provocatorio, dichiaratamente omosessuale e una celeberrima cantante d’opera appena “scaricata” dall’armatore Onassis. Fu invece l’incontro fra due anime sensibili, la nascita di un rapporto artistico bello e coinvolgente, di un’amicizia profonda e speciale. Il racconto di questa affinità elettiva prende forma attraverso i ricordi e gli aneddoti dei componenti della troupe e degli amici più cari della coppia: parlano Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici; Nadia Stancioff, l’assistente personale della Callas; il costumista Piero Tosi, la costumista Gabriella Pescucci, lo scenografo Dante Ferretti, il direttore di produzione Fernando Franchi, l’attore Giuseppe Gentile (all’epoca campione olimpionico di salto triplo), l’attrice Piera Degli Esposti, la scrittrice Dacia Maraini (che con Pasolini, Moravia e la Callas fece due lunghi viaggi in Africa): ciascuno illumina con particolari anche inediti il legame che unì Pier Paolo e Maria, soprattutto durante le riprese del film nel set dell’isola di Grado e della laguna: un luogo dove Pasolini trovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale portò spesso anche la Callas. Alcuni frammenti delle lettere e poesie che il regista e la cantante si scambiarono, letti da voci off e illustrati dai disegni di Davide Toffolo, segnano come capitoli il documentario, approfondendo i dettagli di un rapporto delicato e sincero. A far da corollario anche le voci delle comparse del film, reclutate nell’isola di Grado: un punto di vista popolare, ricco di piccole curiosità.

 

RUMORE BIANCO (2008)

Regia, soggetto, sceneggiatura e fotografia: Alberto Fasulo

Suono: Luca Bertolin; musiche: Riccardo Spagnol. Prod. Faber Film – dur. 90’

Sulle rive del Tagliamento (Friuli) s’intrecciano vite e attività disparate: vecchie contadine che lavorano a mano la terra, pescatori che riparano le reti prima di un’uscita in barca, bambini che corrono e inventano giochi tra i pendii, geologi che studiano la morfologia del territorio. Volti di una comunità fuori dal tempo, abbarbicata sul territorio come le valli che scendono fino al greto del fiume e modellano uno dei più importanti snodi della storia d’Europa: spazio d’attraversamento per molti, dai soldati della Grande Guerra ai fuggiaschi di ogni regime. Fasulo, nato proprio a San Vito del Tagliamento, tenta di catturare l’anima di questa terra, invertendo i rapporti della tradizione bucolica, quelli tra primo piano e sfondo, uomo e paesaggio. Il fiume diventa assoluto protagonista, colto, registrato, inseguito, da ogni prospettiva e nell’ascolto totale delle sue voci, muovendo di continuo la camera lungo traiettorie che intersecano esperienze, memorie, generazioni, per proseguire sempre e disperdersi. 

 

LA RAGAZZA DEL LAGO (2006)

Regia: Andrea Molaioli; sceneggiatura: Sandro Petraglia con Toni Servillo, Valeria Golini, Marco Baliani, Giulia Michelini, Omero Antonutti. Musica: Teho Teardo - Prod. Indigo Film (Francesca Cima) – dur.95’.

La ragazza del lago, film diretto da Andrea Molaioli, segue le indagini del commissario Giovanni Sanzio (Toni Servillo). Uomo burbero e introverso, padre della giovane Francesca (Giulia Michelini) e marito di una donna affetta da una grave malattia degenerativa, Sanzio si è trasferito di recente in uno sperduto paesino fra le valli del Friuli Venezia Giulia. Poco dopo il suo arrivo, avviene un misterioso delitto: il corpo nudo di Anna Nadal, una giovane giocatrice di hockey, viene ritrovato nei pressi dei laghi di Fusine, vicino Tarvisio. L’esperto poliziotto viene affiancato nelle indagini dall’ispettore Lorenzo Siboldi (Fausto Sciarappa), giovane agente conoscitore della zona, che diventa per Sanzio una guida per scoprire e comprendere i legami che intercorrono tra gli abitanti delle valli. I due, accompagnati dal poliziotto Alfredo (Nello Mascia), cercano di capire chi possa aver commesso l’omicidio e perché. Ogni membro della piccola comunità montana diventa un potenziale assassino, finché il cerchio si stringe ed emergono alcune verità sconcertanti…Musiche del pordenonese Teho Teardo.

 

NOTE DAL FRONTE.                                                                              

Musica, parole e immagini della Grande Guerra

Documentario con materiali d’archivio della Cineteca del Friuli. A cura di Lucio Fabi;  prod. Zerorchestra – Cineteca del Friuli - dur. 70’ (2016)

I film “dal vero” girati sui vari fronti dagli operatori dei diversi eserciti sono stati miscelati con la ricca produzione musicale, sia popolare che d’autore, ispirata e composta durante il conflitto, rivisitata dalla Zerorchestra, inframmezzata da letture di diari e lettere dei soldati, per restituire la visione umana e tragica dell’esperienza bellica individuale e collettiva. Con questo progetto – realizzato insieme a Cinemazero e Cineteca del Friuli e sostenuto da Regione e Banca Popolare di Cividale – si è voluto ridare corpo e voce agli uomini dalle differenti divise, schiacciati dallo stesso orrore. Sullo schermo si susseguono l’irreale atmosfera della Guerra Bianca combattuta sulle vette a 3000 metri, le battaglie del fronte del Carso e dell’Isonzo, lo sfondamento di Caporetto e l’invasione austro-tedesca del Friuli, la resistenza italiana sul Piave, l’arrivo delle truppe americane nell’estate del 1918, la battaglia finale e l’arrivo degli italiani a Trento e Trieste.

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