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CONVERSAZIONI D’ARTE: LA STORIA DEI COLORI

  • Quota: Contributo
  • Durata: breve
  • Tipologia: Arte
  • Docente: Lara Bortolusso (Storica d'Arte)
  • Minimo iscritti: 10
  • Ore alla settimana: 1:00
  • Inizio lezioni: 19 OTTOBRE
  • Numero di lezioni: 6

l colore è un elemento fondamentale della nostra vita percettiva, emotiva e culturale: suscita emozioni, simpatie ed avversioni, suggerisce equivalenze e contrasti, carica di significati oggetti ed ambienti, sottolinea o mimetizza, qualifica o inibisce. Lungi dall’essere considerato un mero meccanismo ottico, il colore è da sempre l’immagine di una qualità inafferrabile delle cose, che sfugge a troppo definitorie interpretazioni scientifiche sulla propria visibilità per reagire con gli accenti suggestivi della sensibilità individuale e dell’immaginario collettivo. La trattazione, articolata in sei incontri, intende inserirsi alla base della storia dell’arte, interrogando i suoi elementi fondamentali: i colori.

1) BIANCO: il colore degli dei. La balena bianca, l’albatros, il fantasma, Pulcinella, Pierrot, la pagina non scritta, la tela vergine: la trattazione intende ricostruire un itinerario lungo il dominio del bianco, segno di purezza, saggezza, pace, innocenza e salute, ma anche di assenza, perdita e inconsistenza.

2) In principio era il NERO: colore per eccellenza o signore delle tenebre, immagine demoniaca o sinonimo di eleganza, nelle profondità del nero si compendiano rivendicazioni protestanti, malinconie romantiche e scuri echi della città industriale.

3) Il primo colore: ROSSO. Nella civiltà occidentale il rosso è stato a lungo il colore per eccellenza, il più ricco dal punto di vista sociale artistico e simbolico, emblema di volta in volta di guerra, ricchezza, potere, ma anche di gloria, passione e bellezza. Dal salvifico sangue di Cristo alle fiamme dell’Inferno, la trattazione si spingerà ai limiti del rosso, sconfinando nel territorio del rosa e del porpora.

4) Tutti i BLU del cielo. Dal manto della Madonna al mito del «principe azzurro», l’incontro sarà dedicato a sciogliere il «rebus» cromatico dell’azzurro, nel suo percorso di progressiva valorizzazione che lo ha condotto dal disinteresse degli antichi, ad essere attualmente il colore preferito in tutta l’Europa contemporanea.

5) Un colore instabile: VERDE. Per lungo tempo difficile da produrre e da fissare, il verde non é soltanto il colore della vegetazione: è anche quello del destino. Chimicamente instabile nella pittura come nella tintura, è stato associato nel corso dei secoli a tutto ciò che è mutevole, effimero e volubile: l’infanzia, l’amore, la speranza, la fortuna, il caso, il denaro. Solo nell’epoca del Romanticismo è diventato definitivamente il colore della libertà, della salute, della natura e dell’ecologia. Malvisto o respinto per secoli, oggi è il colore cui si affida la missione di salvare il pianeta.

6) Un colore pericoloso: GIALLO. Come interpretare il giallo? Colore chiaro, caldo e luminoso, oppure folle, malato o addirittura tossico? Il giallo è forse, tra tutti i colori primari, il meno amato sulla tavolozza, forse a causa della sua incontenibile forza visiva o per la difficoltà che la pittura incontra nel renderlo vivido e dirompente come si presenta in natura. Il percorso verrà condotto nell’autunno 2023, presumibilmente dal 19 ottobre al 23 novembre, il giovedì dalle 17.30. Si chiede di poter utilizzare, per ciascuna conversazione, un videoproiettore.

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